Mercoledí sera --15.12.04 ––Sull’universita’ degli artisti


Tematica:


1. Su questo mercoledí
    About this wednesday

2. Su “L’universita’senza condizione”
    About “the university without condition”

3. Su “L’artista deve andare all’universita’?”
    About “The artist must go to the university?”

Link per i testi di riferimento:

Link to the texts in reference:

http://www.16beavergroup.org/intorno/due%20righe%20sull%27universit%88.htm



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1. Su questo mercoledí

Cosa: Discussione sul tema dell’universita’ degli artisti
Quando:6 pm, Mercoledí 15 Dicembre, 2004
Dove: aula A, sede IUAV delle Terese, Dorsoduro 2206, 30123 Venezia,
fermata del vaporetto Santa Marta
Chi: tutti sono invitati

Studenti, artisti, professori e le loro istituzioni si mettono a confronto
sulle tematiche dell’universita’ in relazione al fare artistico. La
discussione prendera’ corpo a partire da due testi di riferimento:
“ L’universita’senza condizione” di Jacques Derrida e Pier Aldo Rovatti,
“ L’artista deve andare all’universita’?” di Marcel Duchamp; e le prime
considerazioni scritte da INTORNO.

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1. About this wednesday

What: Discussion about the university of artists
When: 6 p.m. Wednesday 15 December, 2004
Where: room A, IUAV, convento delle Terese, Dorsoduro 2206, 30123 Venezia,
vaporetto stop Santa Marta
Who: all are invited

Students, artists, teachers and their institutions confront themselves on
the theme of the university related to art-making. The discussion will
take shape beginning with two texts: “The university without condition” by
Jacques Derrida and Pier Aldo Rovatti; “The artist must go to the
University?” by Marcel Duchamp; and texts with first considerations on the
subject by INTORNO.


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2. Su “L’universita’senza condizione”

Il testo consiste nella trascrizione della conferenza tenuta nell’aprile
del 1998 da Jacques Derrida, presso l’universita’ di Stanford in
California.

Il titolo originale della conferenza e’:

L’avvenire della professione o L’universita’ senza condizione (grazie agli
“ studi umanistici [humanités] quel che potrebbe aver luogo domani)
Derrida era stato invitato a parlare dell’arte e degli studi umanistici
nell’universita’ di domani.

Segue, nell’edizione italiana edita dalla Cortina, il testo di Rovatti
“ L’universita’ a condizione”, in cui l’autore si sofferma sulla situazione
italiana, a seguito delle prime proposte di riforma del sistema
universitario.


(...)

Dico proprio "l'università", perchè distinguo qui, stricto sensu,
l'università da tutte le istituzioni di ricerca che sono al servizio di
finalità e di interessi economici di ogni tipo, senza vederesi riconoscere
l'indipendenza di principio dell'università. E dico "senza condizione"
oltre che "incondizionata" per lasciar intendere la connotazione del
" senza potere" o del "senza difesa": in quanto assolutamente indipendente,
l'università è anche una cittadella esposta. E offerta, resta da prendere,
spesso destinata a capitolare senza condizione. Ovunque vada (se rend),
essa è pronta ad arrendersi (se rendre). Poichè non accetta che le si
pongano delle condizioni, e talvolta costretta, esangue, astratta, anche
ad arrendersi senza condizione.

(pag.15)

(...)

E' un altro modo per fare appello a un'altra topologia: l'università senza
condizione non si situa necessariamente, nè esclusivamente, nella cerchia
di ciò che oggi si chiama l'università. Non è necessariamente,
esclusivamente, esemplarmente rappresentata nella figura del professore.
Essa ha luogo, cerca il suo luogo ovunque l'incondizionatezza può
annunciarsi. Ovunque questa (si) dà, forse, da pensare. Talvolta, senza
dubbio, anche al di là di una logica e di un lessico della condizione.
Come giustificare una tale professione di fede? Potrei farlo in linea di
principio, anche se il tempo mi fosse dato?

(pag.64)

J. Derrida, P.A. Rovatti, L'università senza condizione, Cortina, Milano,
2002

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2. About “The university without condition”

The text is a transcription of the conference taken place on April 1998 by
Jacques Derrida, in the University of Stanford, California.

The original title of the conference is:

The future of profession or the university without condition (thanks to
human studies those which might take place tomorrow)

Derrida had been invited to talk about art and human studies in the
university of tomorrow.

In the italian edition (Cortina), the latter is followed by  Rovatti’s
text:”The university in condition”,  in which the author dwells mainly
upon the italian situation.


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3. Su “L’artista deve andare all’universita’?”

Il testo fa parte di un intervento organizzato a Hofstra il 13 maggio
1960, la traduzione e a cura di Elio Grazioli.

(...)

Evidentemente la professione di Artista ha preso il suo posto nella
società d'oggi a un livello paragonabile a quello delle professioni
" liberali". Non è più, come prima, una specie di artigianato superiore.
Per restare a questo livello e per sentirsi alla pari di avvocati, medici,
etc., l'artista deve ricevere la stessa formazione universitaria.
E ancora, l'artista gioca nella società moderna un ruolo molto più
importante di quello di un artigiano o di un buffone. Si trova faccia a
faccia con un mondo fondato su un materialismo brutale in cui tutto è
valutato in funzione del BENESSERE MATERIALE e in cui la religione, dopo
aver perso molto terreno, non è più la grande dispensatrice di valori
spirituali.

(...)

(pag.27-28)

M. Duchamp, L'artista deve andare all'università? In Marcel Duchamp, a
cura di Elio Grazioli, Riga 5, Marcos y Marcos, Milano 1993

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3. About “The artist must go to the university?”

This text makes part of an intervention organized at Hofstra, the 13th of
May 1960, translation made by Elio Grazioli.

Se volete spedire alcune vostre considerazioni scriveteci a:
If you want to write some other considerations write to:

intorno@hotmail.com