Due righe a proposito
dell'università:
Piuttosto che domandarsi sulla possibilità dell'imparare a fare
arte o meno,
credo invece che sia più opportuno interrogarsi sull'università in
quanto tale,
sull'università come luogo di trasmissione.
Non credo che l'università sia un luogo dove si possano trovare delle
risposte,
e non credo neppure che in essa si possa esaurire o estinguere alcun tipo
di ricerca.
Credo invece nella sua potenzialità, nel fatto che attraverso l'università si
possano aprire
e sviluppare delle questioni, delle domande e che la ricerca
ne costituisca proprio il punto di avvio.
Essa è sì un luogo di produzione, ma non è un luogo
di lavoro, piuttosto il luogo dell'operare.
Per questo motivo è necessario che il tempo e lo spazio siano anch'essi
tempo e spazio dell'operare:
che essi possano e si lascino modellare da questo.
Così, un tempo serrato ed uno spazio delimitato da una specificità produttiva
conducono inevitabilmente
ad una declinazione dell'opera verso il "lavoro".